“Omnia tempus habent!” Le cose migliori passano rapidamente nella vita e ciò si addice anche alle celebrazioni per i festeggiamenti del quarantesimo dell’AERCO! E’ stato un anno impegnativo quello che sta TADEUSZNOREKper concludersi con innumerevoli attività che hanno visto un cospicuo dispiego di forze in campo e un alto consume di energie.Naturalmente nulla è stato vano! Troverete nel presente numero di FARCORO un paio di relazioni che evidenziano abbastanza nei particolari a cosa mi riferisco… La prima, scritta dal nostro Segretario Puccio Pucci,  racconta la giornata “ufficiale” dei festeggiamenti, il 22 Maggio. Questa data, se prima era importante per me perchè, da buon interista, la ricordo per il raggiungimento della terza coppa UEFA da parte del team milanese e anche perchè è la ricorrenza di Santa Rita da Cascia, ora ha un valore aggiunto! Peccato che non tutti voi eravate presenti… Naturalmente cercheremo di offrirvi un’opportunità ancora più grandiosa tra dieci anni quando ci sarà il “big bang” del cinquantesimo… L’altro articolo a cui mi riferisco è stato scritto da Matteo Unich che fa un riepilogo e una valutazione sulle lezioni della prima annualità del corso per direttori. Il mio grazie va a tutti i relatori, i membri della commissione artistica e agli allievi che hanno permesso il realizzarsi di questa magnifica esperienza. Non preoccupatevi, non è finita, ritorneremo! Leggendo oltre troverete due interessanti articoli sulla didattica scritti da valenti musicisti italiani. Il primo, di Walter Marzilli, tratta, in maniera abbastanza atipica, delle proprietà terapeutiche della musica. Leggetelo, non è il solito articolo sulla musicoterapia: accanto alle componenti emozionali Walter ci trasporta nei meandri della fisica e dell’acustica. Il secondo articolo, che mi ha trasmesso Ennio Cominetti, racconta di un inedito e sorprendente Marco Enrico Bossi, di cui ricorre quest’anno il 150° della nascita. Bossi è per lo più conosciuto come organista. Spero che grazie a questo testo i nostri lettori ne apprezzeranno anche le capacità compositive corali. Ricordo che il felsineo Coro Euridice ha registrato per la Tactus, alcuni anni fa, la sua bellissima “Missa pro defunctis”. Per finire vi invito, oltre a stampare e ad eseguire la partitura “O dolcissime rose” di Rocco De Cia, a fare tesoro dei suggerimenti sulla vocalità monteverdiana che con sempre tanta maestria Mauro Uberti ci ha inviato.
 Andrea Angelini
Direttore di FARCORO
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