editoriale febbraio 2016Il mondo della coralità è vivo e sempre in gran fermento. Nonostante i costanti tagli economici, sono molteplici le iniziative che hanno lo scopo di diffondere e preservare questo grande e fondamentale patrimonio culturale. Anche la nostra associazione è in prima linea, rivitalizzata da tante persone che con grande passione s’impegnano perché questo bene possa essere condiviso da sempre più persone. FarCoro vuole essere voce di tutto questo vigore. Vuole essere al centro di discussioni, riflessioni e proporre eventualmente anche nuove vie. In questi ultimi numeri continuiamo a parlare del futuro della coralità. Un dibattito aperto che deve toccare tutti noi. Il mondo dell’educazione al canto corale dei ragazzi è il futuro, investire su di loro, sulle scuole è il nostro domani. Ampio spazio lo dedichiamo, quindi, al Festival di primavera, un importante appuntamento per i cori scolastici organizzato da FENIARCO. Il M° Mario Lanaro ci presenta il suo prezioso lavoro all’interno del festival proponendoci anche due interessantissimi brani. Tra le tante novità diamo spazio all’iniziativa che il nostro giornale vuole seguire e promuovere: la costituzione del Coro Giovanile regionale. Nato all’interno del progetto Officina Corale del Futuro creato e voluto da FENIARCO rappresenta un’importante opportunità per i nostri giovani. Luca Buzzavi ha intervistato la maestra Silvia Biasini, incaricata di guidarlo. Per la rubrica “Musica dell’anima” proponiamo un’intervista a due personalità fortemente impegnate nell’ambito della musica liturgica: Mons. Vincenzo De Gregorio, preside del Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma e il M° Walter Marzilli, docente di direzione di coro nel medesimo Istituto. Il servizio musicale alla liturgia cattolica troppo spesso è praticato da principianti quindi, nel nostro piccolo, vogliamo offrire ai tanti cori liturgici della nostra regione, spunti di riflessione dove poter creare una mentalità rinnovata. Nei prossimi due numeri intendiamo fare anche memoria di un grande artista nel trentesimo anniversario della sua morte: Maurice Duruflé. Francesco Barbuto ne traccia il profilo e ci presenta l’analisi di “Ubi caritas”, un brano che molti cori hanno in repertorio. Infine, un doveroso saluto e un ringraziamento particolare a Giovanni Acciai e a Cristian Gentilini per il loro importante contributo svolto all’interno della nostra redazione. A loro vanno i nostri più sentiti auguri e congratulazioni per il grande lavoro che quotidianamente portano alla coralità. Allo stesso tempo sono grato che Francesco Barbuto abbia accettato con entusiasmo e professionalità l’incarico di far parte del nostro gruppo redazionale. La sua competenza e la sua passione sono quel nuovo “ingrediente” che rendono ancora più ricco il nostro giornale. Invitandovi a scriverci, a mandarci riflessioni e commenti, auguro a tutti una buona e proficua lettura.