Era il lontano 1967 quando un gruppo di amatori  del canto spontaneo (“cantarein”) ebbe  una felice intuizione: si poteva e si doveva dar vita ad un coro nello scandianese per salvare un patrimonio culturale nostro che si stava perdendo. Rileggendo il primo volantino che annunciava la costituzione del coro, vi troviamo:

” Gli scopi che tale organizzazione si prefigge sono:

  • consentire a tutti gli appassionati del canto corale di dare gioiosamente sfogo, sotto la guida di Maestri competenti, alla loro nobile passione, nel pieno rispetto dei canoni consacrati da tale divina arte;
  • contribuire alla formazione di un elevato gusto al bel canto delle nuove generazioni;
  • favorire l’ingentilimento degli animi nell’arida era dell’automazione invadente;
  • aggiungere una nota originale alla tradizione di cultura e d’arte della nostra terra.”

 Nel 1973, assunse a soli 17 anni la direzione del coro l’attuale direttore, il Prof. Fedele Fantuzzi, che cominciò un intenso e proficuo lavoro di ricerca, rovistando nelle campagne, sull’appennino, ascoltando le voci di anziani e soprattutto anziane, alla ricerca di qualcosa che aspettava solo di essere ascoltato. Si poté, quindi, raccogliere, catalogare e studiare più di 400 melodie o incipit di canti popolari, che sono parte dell’enorme patrimonio culturale presente nelle melodie popolari, che venivano tramandate oralmente, e che ormai si possono ascoltare sempre più raramente. Il Coro, così, si prefissò l’obiettivo di ricercare, conservare e diffondere mediante i concerti e le incisioni i canti regionali, e in particolar modo quelli tipici della provincia reggiana, attraverso le armonizzazioni del suo Direttore che con un linguaggio nuovo e moderno si rifanno allo stile “padano” tipico del canto popolare reggiano: vocalità aperta, sonorità possente e uso frequente di accompagnamenti al solista, elementi tipici della forma esecutiva spontanea.

Così le storie semplici e le atmosfere impalpabili delle melodie del mondo contadino sono uscite dalle stalle e dalle osterie per salire col coro sul palcoscenico dei più importanti teatri italiani, giungendo, nel 2005, anche nell’Aula di Montecitorio, alla presenza delle più alte autorità dello Stato.  Il lavoro di ricerca è stato fissato in quattro incisioni (2 LP e 2 CD) in forma di collana dal titolo: “Ascoltando la gente…”. Ma il coro non è solo passione musicale, è anche amicizia, quella profonda, è anche incontro con altre realtà corali italiane ed europee (Germania, Belgio, Rep. Ceca e Spagna). Sono tantissimi gli amici incontrati nelle rassegne e sono innumerevoli i cori che hanno apprezzato le armonizzazioni del Prof. Fantuzzi inserendole nel loro repertorio. Due coristi, inoltre, in occasione di concerti ad Almansa in Spagna e Treppo Grande (UD), hanno intrecciato “amicizie” con i reparti femminili dei cori locali, portando poi le rispettive corali a festeggiare insieme i loro matrimoni. Sicuramente emozionante è stato cantare in Piazza S. Pietro a Roma nel 2000 in occasione della S. Messa celebrata da S.S. Giovanni Paolo II per il Giubileo del mondo agricolo.

Dal 1971 organizza, col patrocinio del Comune di Scandiano e della Provincia di Reggio Emilia, la “RASSEGNA CORALE NAZIONALE Città di Scandiano” nel cortile d’onore della Rocca dei Boiardo, importante rassegna a carattere nazionale divenuta un appuntamento fisso per gli appassionati. Al direttore del Coro, per l’intenso lavoro di ricerca, studio e catalogazione del patrimonio etnofonico in Emilia, sono stati conferiti i premi: “Caravaggio” dal coro ALPA di Caravaggio (BG); “Venendo giù dai monti”, dal coro Montenero di Ponte dell’Olio (PC); e “M. Fontanesi” dal coro Matildico di Toano (RE).