Bologna, 16 Maggio 2021

AERCO compie oggi 50 anni! Era il 16 Maggio 1971 allorquando i Cori Leone XIII e Stelutis di Bologna, Toccacielo di Porretta Terme, Val Dolo di Toano, Valpadana di Casumaro e G. Verdi di Argenta, riuniti a Ferrara sotto l’egida dell’Ente Provinciale al Turismo, ritennero di costituire un’associazione a carattere regionale che raggruppasse i complessi corali a voci maschili e di ispirazione popolare. Nel tardo pomeriggio fu definito e sottoscritto un breve e chiaro Documento: fu il primo Statuto della prima Associazione Regionale di Cori nata in Italia a cui, anche in virtù dei repertori eseguiti dai Cori fondatori, fu dato il nome di AERCIP: Associazione Emiliano Romagnola Cori di Ispirazione Popolare. I partecipanti dopo aver varato lo Statuto costitutivo, elessero a Presidente dell’AERCIP il Maestro Giorgio Vacchi e nominarono alla Segreteria della neo Associazione Puccio Pucci. Il primo mattone era posato; ora occorreva realizzare l’edificio.

I fondatori si posero come obiettivo quello di fondare un orizzonte aggregativo per diffondere la cultura e la pratica dell’associazionismo musicale amatoriale in Regione e sollecitare l’attenzione delle Istituzioni su questo movimento, che nasceva spontaneo da un impulso di socialità e di attenzione alla musica corale. Occorreva quindi creare le premesse per permettere la continuazione dell’attività degli associati, usufruendo anche di tutti i supporti economici previsti e destinati all’associazionismo e alla cultura. Tra i contenuti dello Statuto si andava a definire che l’Associazione era rivolta a Cori maschili, che operavano nel mondo della musica popolare e di tradizione. L’intento era pure di creare le condizioni per concorrere, con opportune attività corsuali, alla migliore preparazione tecnica dei Direttori e dei cantanti e attuare opportunità di concerti ed incontri musicali al fine di facilitare l’attività e lo scambio di esperienze tra Cori. Non fu dimenticato l’impegno di contribuire a potenziare, nel territorio regionale, la ricerca musicale in ogni direzione, ma in particolare quello del campo etnofonico.

La neonata associazione ebbe un gran successo e dopo poco più di un anno poteva contare 14 cori associati. Sull’onda dell’entusiasmo (arrivavano molte richieste di affiliazione anche da parte di cori misti, femminili, a voci bianche…) fu deciso, durante l’assemblea del 2 Giugno 1974 di ampliare l’adesione anche ai cori non solo maschili. Quattro anni dopo, il 21 maggio 1978, nel corso della Assemblea di Monghidoro, alla unanimità, fu presa un’altra fondamentale ed ormai improcrastinabile decisione: dare all’Associazione un nuovo nome, che meglio definisse le variazioni apportate allo Statuto e consentisse l’adesione a Cori, qualsiasi forma di vocalità fosse usata, con o senza accompagnamento strumentale. Il nuovo nome fu AERCO, Associazione Emiliano-Romagnola Cori.

È impossibile ripercorrere, con questo breve scritto, tutta la storia della nostra bellissima Associazione Corale Regionale in questi 50 anni di vita intensa in cui tutti i suoi dirigenti si sono spesi unicamente per l’accrescimento della vita corale/culturale della nostra regione. Spero che nessuno me ne voglia se ricorderò solo alcuni nomi, nell’impossibilità di citare tutti coloro che hanno contribuito, in qualunque modo, a far sì che AERCO possa continuare ora, dopo 50 anni, a mantenere fede alle promesse statutarie.

Dapprima, il compianto M° Giorgio Vacchi che per AERCO, e non solo, è stato e rimane un faro guida del movimento corale nazionale, anche per la sua importantissima ricerca musicologica e per l’impegno profuso nella composizione, nella didattica e nella formazione dei direttori. Poi il M° Giovanni Torre, attuale presidente ad honorem di AERCO. Durante la sua presidenza fu costituita la Consulta permanente tra Presidenti di Associazioni Corali Regionali, preludio alla fondazione di una Federazione italiana, che riunì le realtà associative corali nazionali. L’Atto Costitutivo fu sottoscritto ad Arezzo il 21 gennaio 1984. La prima Assemblea della neonata Federazione Nazionale si svolse il 13-14 febbraio a Bologna, nella sede del Coro Stelutis, in via Zamboni 51. Giorgio Cogoli, Presidente della Federazione dei Cori del Trentino ne fu il primo Presidente eletto. Non mancò poi la collaborazione attiva di AERCO alla definitiva costituzione della FENIARCO, che per un certo periodo vide come Vicepresidente proprio Giovanni Torre. Un altro presidente che diede impulso e lustro alla vita di AERCO è stato il M° Pier Paolo Scattolin che assunse la presidenza nel Maggio 1987. Scattolin, direttore del Coro Euridice di Bologna, didatta e compositore, infuse la sua esperienza musicale ed umana nella vita associativa. È stato il primo presidente che conobbi quando iniziai le mie esperienze associative in AERCO, nel 1993, prima come vice e poi come delegato per la provincia di Rimini. Ricordo che rimasi particolarmente colpito per il suo impegno a favore della coralità della quale era consapevole che a fianco della crescita musicale era importante e necessaria la componente sociale. Devo molto a lui per questi insegnamenti che cerco di tener presente ed attuare nel lavoro che svolgo tuttora a favore di AERCO, nonostante i tempi siano cambiati e le richieste da parte dei cori non siano più le stesse. È innegabile che essere uniti coralmente significa ‘partecipare col cuore’ e quindi si deve tener conto che la nostra famiglia corale ha comunque e sempre una missione associativa. Spero faccia piacere al M° Scattolin sapere che, nonostante le nostre strade si siano un po’ allontanate in questi ultimi anni, per me rimane sempre una guida e un punto importante di riferimento. Continuando con le citazioni di coloro che hanno fatto ‘grande’ AERCO, come non ricordare il mitico Segretario Puccio Pucci che ha condotto la vita associativa per ben 44 anni, dalla sua fondazione sino al 2015? Se esistesse l’accesso ad un emolumento pensionistico anche per il mondo del volontariato, Puccio lo meriterebbe senz’altro, insieme ad una medaglia d’oro, per la sua perseveranza e costanza. Tante idee, tanta concretezza nel lavoro quotidiano ha permesso ad AERCO di continuare il suo cammino in questi lunghi anni e soprattutto di accreditarsi presso quegli enti pubblici, in special modo la Regione Emilia-Romagna, che è tuttora uno dei nostri principali partner, anche a livello contributivo. Ringrazio Puccio anche per aver concorso alla parte iniziale di questo scritto con le sue ‘memorie storiche’ sui primi anni di vita di AERCO. Vorrei ora ricordare il M° Fedele Fantuzzi, mio diretto predecessore, che ha retto l’associazione per nove anni; durante i suoi mandati AERCO è diventata un’Associazione di Promozione Sociale e ha continuato il suo sviluppo creativo iniziato negli anni precedenti. Per ultimo vorrei rammentare due direttori della Rivista FARCORO (del M° Scattolin, anche lui ex-direttore della Rivista, come peraltro il sottoscritto, ho già trattato), ovvero il M° Giorgio Piombini e il M° Niccolò Paganini. Si deve anche a loro se FARCORO, il cui primo numero risale all’Aprile 1985, è diventato quella testata di informazione musicale che riceve quotidianamente tanti messaggi di apprezzamento per il suo lavoro di ricerca e diffusione. Da semplice pieghevole A5 a rivista patinata i cui contenuti sono propagati anche via web.

Ringrazio naturalmente tutti gli altri che in qualunque modo hanno contribuito e continuano ad impegnarsi per AERCO: i Delegati Provinciali, i membri del Consiglio Direttivo, della Commissione Artistica e del Gruppo di Redazione, il nostro magnifico Staff e tutti quelli che a diverso titolo portano avanti la causa. Ringrazio i Presidenti e i Direttori dei Cori associati, senza la cui adesione AERCO non esisterebbe. Non è un lavoro semplice quello che quotidianamente questi appassionati sono chiamati a svolgere. AERCO è diventata, per alcuni versi, simile ad un’azienda, non tanto per le mutate visioni associative, ma per le cambiate implicazioni giuridiche. Essere oggi alla guida o comunque coinvolti in un’associazione del Terzo Settore con oltre 220 soci, con un bilancio di circa 320.000 Euro, è una grande responsabilità morale e civile. Non sono ammesse distrazioni e tutto quello che si progetta e si realizza deve avere come scopo l’utilizzo intelligente delle risorse, di cui gli Enti Pubblici ci hanno investito, per l’arricchimento culturale dei cori e dei cittadini.

Da parte mia cercherò di onorare, per quanto possibile, il lavoro dei miei predecessori affinché questa ricorrenza sia solo transitoria, i primi 50 anni di AERCO con tanti altri a venire ricchi di soddisfazioni e bei momenti.

Evviva AERCO, Evviva la Coralità!

 

Andrea Angelini
Presidente pro-tempore nel 50° di AERCO