Le difficoltà dei cori emiliano-romagnoli nell’affrontare l’alluvione di maggio 2023

L’Emilia-Romagna è stata recentemente colpita da una devastante alluvione nel mese di maggio 2023. Questo disastro naturale ha causato gravi difficoltà a molte persone e settori, non ultimi i cori. Questi, che rappresentano un importante tessuto culturale e comunitario, hanno affrontato sfide significative a causa degli allagamenti, dimostrando comunque grande resilienza nel cercare di superarle.

Le forti piogge e le inondazioni hanno avuto un impatto significativo sull’infrastruttura delle città emiliano-romagnole. Alcune sale prove, teatri e luoghi di esibizione sono stati danneggiati dalle acque in tempesta. Questo ha causato una drastica riduzione delle opportunità per i cori di esibirsi e ha messo a rischio la sopravvivenza di alcuni di loro.

Le strade allagate e i danni alle infrastrutture di trasporto hanno reso difficile per i coristi residenti nelle province colpite raggiungere le loro prove e gli eventi programmati. Le restrizioni di viaggio e gli avvisi di sicurezza hanno ulteriormente complicato gli spostamenti, causando la cancellazione o il rinvio di molte esibizioni. I cori hanno dovuto affrontare l’organizzazione di trasporti alternativi, spostando le date dei concerti e adattando i loro programmi per far fronte alle difficoltà logistiche.

L’alluvione ha anche causato danni significativi agli strumenti musicali utilizzati dai gruppi corali. L’acqua, la fanghiglia e i detriti hanno compromesso la funzionalità di molti strumenti, rendendoli inutilizzabili o richiedendo costose riparazioni. Per i cori con risorse limitate, la sostituzione o la riparazione degli strumenti danneggiati è un’ulteriore sfida finanziaria da affrontare.

Gli effetti dell’alluvione non si sono limitati solo ai danni materiali. Alcuni coristi hanno sperimentato una perdita personale o hanno subito danni alle loro abitazioni a causa delle forti piogge. Questo ha avuto un impatto significativo sullo stato emotivo e morale, influenzando la loro capacità di partecipare alle attività musicali.


Comunque, nonostante le numerose difficoltà causate dall’alluvione, i cori romagnoli hanno dimostrato una notevole resilienza. Molti gruppi hanno organizzato concerti benefici per raccogliere fondi per le comunità colpite, dimostrando solidarietà e impegno nella ricostruzione. Alcuni cori hanno trovato alternative creative, come l’utilizzo di spazi temporanei per le prove e la collaborazione con altri gruppi musicali per esibizioni condivise. Questa capacità di adattamento e di superare le avversità ha dimostrato la forza e la determinazione dei cori della nostra regione.

AERCO, con il sostegno e la collaborazione di FENIARCO ha avviato una campagna di solidarietà nazionale atta alla raccolta di fondi da donare sia alle popolazioni colpite sia alla realizzazione di progetti musicali di rinascita. Nel retrocopertina troverete tutte le info per partecipare a questa manifestazione di solidarietà che terremo accesa sino a Natale.

Il sostegno della comunità locale e l’aiuto reciproco sono fondamentali nel superare questa crisi e nel prepararsi a un futuro in cui la musica corale possa risuonare ancora una volta con forza e bellezza nelle terre emiliano-romagnole.

ANDREA ANGELINI

Presidente AERCO

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