Di Andrea Basevi e Roberto Piumini
Roberto Piumini è, tra gli autori italiani, uno dei più frequentati dai compositori. Andrea Basevi, in particolare, ha attinto più di chiunque altro alla sua opera. Per il suo tramite, abbiamo chiesto allo scrittore e poeta cosa rappresenti per lui la musica e quanto influisca nella sua opera sapere che, probabilmente, ciò che sta scrivendo assumerà anche una veste musicale.
Caro Roberto, volevo farti molte domande e tu se vuoi, puoi fare un discorso generale sul tuo rapporto con la Musica. Vorrei sapere se nel tuo cammino dove hai incontrato tanti compositori, hai agito secondo quello che ti domandavano o se hai avuto richieste specifiche, pur lasciando libera la tua vena creativa. In una mia operina sul tuo testo Totò Sapore, hai anche impersonato il Re Borbone, cantando e recitando, come ti sei trovato nel doppio ruolo di autore e cantante?
Una delle bellezze della tua poesia è che è già musicalissima e la fatica per il compositore è quella di abitarla nel modo migliore (questa non è una domanda ma una verità), quindi come vivi il fatto che i tuoi testi vengano musicati?
Uno dei miei rimpianti esistenziali è non aver imparato la musica, sia come ascolto avvertito, che come possibilità espressiva. L’unica mia produzione-esecuzione musicale, durata qualche mese, fu un giro di tre accordi alla chitarra, su cui improvvisavo nenie per mio figlio Michele, divenuto poi, lui sì, un ottimo musicista dilettante. Sicché sono cresciuto ascoltando musica “da lontano”, e non praticandola, eccezion fatta per la partecipazione, in due periodi diversi, a due cori misti di discreto livello, in una modesta parte di baritono. In alcuni spettacoli con parti musicali, su testi poetici miei, mi permetto tutt’oggi di partecipare come cantante, prendendomi, naturalmente, qualche licenza poetico-tonale d’autore. Resta il fatto che, o per una forma di nostalgia operativa, o più probabilmente perché la mia formazione letteraria è stata (via racconti parentali e l’ascolto infantile della radio) di tipo orale più che libresco, la mia scrittura ha acquisito una predisposizione all’oralità, alla lettura a voce, sia nella prosa che, in modo evidentemente maggiore, nella poesia. Oltre che nei testi, questa oralità è testimoniata dalle numerosissime occasioni, in incontri, spettacoli, manifestazioni, in cui leggo i miei testi, da solo o con musicisti ed altri attori.
La predisposizione orale, incrociandosi con la dimensione espressiva del teatro (questa invece realizzata per alcuni anni, lungo la disordinata sequenza di impegni di vita) ha fatto in modo che, quando si è presentata l’occasione di scrivere “per” la musica (originariamente una serie di canzoni di Bruno Lauzi, un progetto poi non realizzato, e più tardi in canzoni per bambini e adulti, con Giovanni Caviezel, o per la televisione e la radio, nei programmi Albero Azzurro, Radicchio e il Mattino di Zucchero) ho trovato non solo facilità metrica ed espressiva, ma anche grandissimo divertimento e grande soddisfazione.
Altrettanto è accaduto quando ho scritto per altri musicisti, su loro proposta o per iniziative private, editoriali o di spettacolo.
Oltre ad Andrea Basevi, al quale mi lega una collaborazione trentennale, sono una ventina i musicisti con cui ho collaborato lungo gli anni, in ambiti musicali diversi, dalla canzone al teatro, dalla classica alla corale. Come autore e lettore di pezzi narrativi, ho partecipato anche a pubblicazioni e spettacoli di jazz per ragazzi.
Riguardo al metodo, nelle occasioni più creative (tolte quelle in cui la catena di montaggio musicale era stringente, come ne “L’albero azzurro”) ho quasi sempre preferito scrivere su brani musicali dati, adeguandomi al ritmo e alla melodia dei pezzi, per evitare, in un testo scritto prima della musica, i rischi della regolarità metrica.
Nonostante la carenza originaria a cui accennavo all’inizio, le occasioni di incontro e gioco con la musica, i musicisti, i momenti espressivi musicali, non mi sono mancate, e hanno costituito una buona parte della mia esperienza complessiva d’autore.
Alla fine di questa intervista elenco le composizioni che ho scritto su testo di Roberto Piumini ad esclusione delle molte canzoni che non fanno parte di lavori più lunghi. Molto del materiale musicale non pubblicato è reperibile sul mio sito https://sites.google.com/site/andreabasevi/home dove si può anche vedere ed ascoltare. Altro materiale è reperibile su YouTube.
Composizioni di Andrea Basevi su testi di Roberto Piumini
Opere liriche e teatro da camera:
Il ragazzo col violino operina per voci bianche, violino e pianoforte ed. Rugginenti 2000
I capelli del diavolo operina da Grimm per voci bianche, flauto e pianoforte ed. Rugginenti 2003
Il circo di Empoli opera per bambini per voci pari, cori e orchestra, commissione Centro Busoni 2003
Il Malafiato opera per bambini per voci pari, cori e orchestra, commissione Istituto Vittadini 2004 nuova versione con flauto e piano 2011
I musicanti di Brema opera per bambini per voci bianche 8 ruoli, coro e orchestra, commissione Filarmonica Romana 2005 eseguita anche a Venezia e con il titolo “L’orquestra dels animals” a Barcelona e a Manresa.
Omi e Cic operina per voci bianche e pianoforte ed. Amazom 2008
Totò Sapore opera per bambini voci, coro voci bianche, flauto, chitarra e pianoforte 2009
In tasca a Blù operina per voci bianche e pianoforte ed. Amazom 2011
Foody come natura vuole per due voci, coro voci bianche e orchestra giovanile, commissione Regione Liguria per Expo2015, ed Sillabe
Fiabe musicali:
Le sette serenate fiaba con canzoni ed. Fabbri 2003
Cappuccetto rosso fiaba per voci bianche e strumenti 2002
Cappuccetto e il lupo da Rohal Dahl, fiaba per voci bianche e strumenti 2006
Cantate il dono d’essere bambini cantata sui diritti dei bambini per voci bianche e sei strumenti, commissione Festival de Musique Sacrée de Nice 2009
Sotto lo stesso cielo per voce recitante e orchestra giovanile, commissione Ecce Gratum 2011
La ballata della Genesi per coro di voci bianche e pianoforte, commissione Torino Spiritualità 2011
Paolofischio fiaba per voce recitante, coro misto, coro voci bianche e pianoforte Commissione del Maggio Musicale Fiorentino 2012
Si fa sol in compagnia per voce recitante, voce cantante, coro voci bianche e strumenti, commissione Festival Mito 2013
L’Operina della luce per voce recitante, ballerina, flauto, clarinetto basso, marimba, commissione Gog, ed. Sillabe 2013
All’acquario con Sciolì per voce recitante, voci bianche, flauto, violino, cello e piano ed Sillabe 2015
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