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Il coro Ana Valnure di Bettola (PC) piange la scomparsa del suo direttore che per 32 anni ha insegnato ad esprimere con la voce quella coralità popolare da sempre sua grande passione. Don Gianrico da mezzo secolo viveva in montagna a mille metri d’altezza a Groppallo di Farini in alta Valnure, la sua terra di missione era la montagna, e alle comunità di montagna ha dedicato tutto il suo lungo ministero di sacerdote, andava a celebrare le messe anche nei piccoli oratori sparsi per tutto il territorio, nelle festività o per la ricorrenza dei santi cui sono dedicati Amava stare in mezzo alla gente nelle feste popolari, nelle osterie, o nelle aie dove tempo fa la gente si ritrovava dopo il lavoro nei campi o nei boschi, e si cantava e, secondo l’umore del momento; si intonava la canzone adatta, con le voci tipiche della gente di montagna. Questi sentimenti ha cercato di farli rivivere nei canti dei suoi cori, Menegosa prima e Ana Valnure poi. q2Già nel 1968 aveva lavorato con Paolo Bon in questa nuova direzione della coralità di ispirazione popolare, patrimonio musicale della nostra valle, il quale ha armonizzato per lui i primi canti del nostro appennino (A testa bassa / O cancellier). Ha continuato nella raccolta  di canti della nostra terra Piacentina consultando anche il lavoro del centro etnografico provinciale, voleva far conoscere i contenuti di queste cultura popolare cosi diversa dalla cultura ufficiale . L’incontro con Giorgio Vacchi lo ha pienamente orientato in questa nuova dimensione culturale del coro, armonizzando canti della sua ricerca quali ( L’usignolo / Dove sei / Il mulattiere) e altri per voci virili . Don Gianrico su imitazione di questo grande maestro, a sua volta ha ricercato canti popolari affidando la parte solista a voci femminili . Questa scelta all’inizio non è stata facile, ha infatti dovuto vincere molte perplessità all’interno del coro; era infatti un modo di cantare diverso, e solo con il tempo è riuscito nel suo intento . Di tutto questo ha lasciato in eredità due incisioni dal titolo “COME CANTA LA MIA VALLE” volume 1 e 2 . Era molto fiero di dirigere un coro, che era la voce degli Alpini Piacentini e di partecipare con esso a tutte le adunate provinciali e nazionali.