La coralità è la massima espressione artistica ed educativa e l’ex Ministro Luigi Berlinguer, ora Presidente del Comitato Musica del MIUR aveva un sogno racchiuso nel motto “un coro in ogni scuola” che significava rendere l’educazione alla vocalità e alla coralità un’ opportunità per tutti gli alunni della scuola primaria, all’interno del curricolo. Il Comitato Musica del MIUR ha, nel tempo, fin dalla sua costituzione (2007), promosso, insieme agli Uffici scolastici regionali e all’Indire, azioni, progetti, decreti, per “colorare” il curricolo di suoni e melodie, di strumenti e di voci. Fra i progetti maggiormente riusciti merita un’attenzione particolare il Piano Nazionale Musica 2020, con il quale sono state identificate, finanziate e monitorate le buone pratiche di educazione all’apprendimento pratico della musica nella scuola primaria. I docenti specialisti e specializzati di musica (DM 8, 2011) sono stati valorizzati, nell’ottica dell’organico funzionale, come docenti esperti, che svolgevano musica in più classi. Questo modello organizzativo, nell’ambito dell’autonomia scolastica, è l’unico possibile per iniziare percorsi di qualità nella didattica della musica, fin dalla scuola di base. La documentazione delle buone pratiche, comprensiva di video di lezioni e saggi finali, di spartiti e di testi di repertori musicali è raccolta nel portale del sito dedicato (www.indire.it/musica2020, sezione della visualizzazione delle esperienze). Musica 2020 in Emilia Romagna Il progetto Musica 2020 in Emilia Romagna è stato coordinato e seguito dai tecnici degli enti promotori (USR E-R e Ansas ex IRRE E-R)1 ed ha prodotto notevoli risultati sul piano della documentazione di attività corali e della scelta di attività didattiche e repertori, adatti per tutti gli alunni delle classi della scuola primaria. Si riportano di seguito gli esiti degli incontri di monitoraggio delle attività delle scuole e si rimanda, per la documentazione audio-video, al sito Indire. Incontro di monitoraggio a Carpi L’incontro territoriale di monitoraggio del Progetto Musica 2020, che si è svolto a Carpi il 16 febbraio 2011, ha coinvolto le delegazioni di dirigenti scolastici, docenti ed esperti dell’Istituto Comprensivo di Bagnolo in Piano di Reggio Emilia e della Direzione Didattica 3° Circolo di Carpi. Istituto Comprensivo di Bagnolo in Piano Metodi attivi nell’alfabetizzazione vocale e strumentale Il progetto si è incentrato sul tema “Musica e dislessia”: lo spunto per questo tipo di ricerca è stato offerto da una giornata di studio sulla dislessia, che si è tenuta all’Istituto Musicale di Studi Superiori “Achille Peri” di Reggio Emilia. Nell’Istituto Comprensivo il tema della dislessia è particolarmente sentito sia da parte dei docenti, sia da parte dei genitori ed è inoltre presente un progetto di screening, volto alla diagnosi precoce della dislessia nelle classi prime.wisnia L’attività si basa sull’ipotesi che la musica possa essere un veicolo per insegnare il ritmo delle parole e della sillabazione, apportando così un ausilio alla memorizzazione. Attraverso un approccio multisensoriale e lavorando sull’aspetto ritmico delle filastrocche si possono migliorare le competenze trasversali utili all’apprendimento del lessico. In particolare nella scuola dell’infanzia è stata sperimentata la ritmica Suzuki, che è stata utilizzata anche come musicoterapia preventiva. La presenza dei genitori nella ripetizione a casa delle melodie del metodo Suzuki è stata fondamentale. Nella scuola primaria è stato invece utilizzato il metodo Kodaly. Il canto è stato centrale per una prima alfabetizzazione musicale e l’abbinamento dei gesti al suono è diventato essenziale per la propedeutica allo strumento. I brani scelti nella scuola primaria sono brani contemporanei e monodici con finalità didattiche. Nella scuola secondaria di I° grado le classi delle medie hanno aderito al progetto “Opera domani” ed è stata prevista la visione del “Nabucco” al Teatro Comunale di Bologna. Il progetto è stato realizzato in verticale ed ha coinvolto la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di I° grado. In particolare hanno aderito 12 classi di cui: 3 sezioni di scuola dell’ infanzia, 100 bambini di 4 classi della scuola primaria, 5 classi della scuola secondaria di I° grado. L’Istituto comprensivo di Bagnolo ha scelto come esperto interno la docente di educazione musicale della scuola secondaria di I° grado, che ha coordinato il progetto, ha svolto la formazione per gli insegnanti e ha insegnato ai bambini, sperimentando un tutoraggio in compresenza nella scuola primaria. Per l’insegnamento della ritmica Suzuki nella scuola dell’infanzia è stato assunto un docente esperto, che ha realizzato moduli di 8 ore per ogni sezione. Per finanziare il progetto sono stati utilizzati, oltre ai fondi di Musica 2020, anche il fondo d’istituto. Direzione Didattica 3° Circolo di Carpi Cori di alunni, di insegnanti e di genitori Il progetto è intitolato “Un arcobaleno di note” e ha coinvolto 228 bambini. Le aree sviluppate sono sia l’area strumento, sia l’area del coro. Per quanto riguarda lo strumento si è scelto di sviluppare l’apprendimento dello strumentario didattico e il flauto dolce nelle classi quinte. Si è partiti da esperienze pratiche di canto corale con l’accompagnamento ritmico, con l’uso delle tastiere e con basi musicali, le quali sono state modificate e arrangiate a seconda della vocalità dei bambini. Gli obiettivi da raggiungere erano quelli di scoprire ed esplorare la propria vocalità, acquisendo una buona intonazione e competenze elementari anche sullo strumento musicale. Molto importanti sono stati gli obiettivi formativi, quali la socializzazione all’interno del coro e l’essere parte attiva in gruppo. Il progetto ha previsto uno spettacolo nel mese di dicembre intitolato “Un treno di note” al Teatro Comunale di Carpi, che ha coinvolto la cittadinanza e ha comportato una proficua collaborazione con istituzioni cittadine quali il Conservatorio Tonelli e la Biblioteca Comunale. Lo spettacolo aveva come filo conduttore la rappresentazione di una storia, durante la quale si inserivano i canti delle diverse classi e del coro dei genitori e degli insegnanti, e si concludeva con un canto finale collettivo. L’esperienza ha avuto un riscontro molto positivo, così come emerge dai pensierini e dai disegni nei quali i bambini hanno espresso le loro impressioni; inoltre gli alunni sono stati inseriti nel contesto del teatro e ne hanno dovuto interiorizzare le regole quali il rigore, la concentrazione, l’autocontrollo, il rispetto e l’ascolto degli altri. Il concerto di Natale ha mostrato come la musica possa essere un valore aggiunto per la comunità educativa e scolastica. Nella Direzione Didattica del 3° circolo di Carpi è presente anche un progetto sui 150 anni dell’Unità d’Italia, portato avanti da due insegnanti specialiste interne. Il progetto si è concentrato in particolare sull’Inno di Mameli e sulla sua storia, ma anche su opere liriche quali “Il Nabucco” e “Aida”. Per quanto riguarda la didattica delle arie, le insegnanti hanno fatto ascoltare i brani agli alunni, hanno fatto leggere la trama e hanno fatto disegnare ai bambini le scene più importanti legate ai brani più significativi, hanno riproposto l’ascolto e l’insegnamento del canto. Le insegnanti promotrici, a partire dalla classe terza, hanno insegnato ai bambini la lettura dello spartito, il solfeggio sotto forma di favola e il flauto dolce, seguendo il metodo “Crescere con il flauto”. Per quanto riguarda l’apprendimento della notazione, in ogni lezione di musica le insegnanti hanno proposto ai bambini lo studio di una nota o di una nuova regola, con esercizi di lettura ed esecuzione di brani, che contenevano le nuove nozioni apprese, a cui è seguita la produzione di brevi composizioni.Il progetto ha coinvolto 10 classi per un totale di 228 bambini ed è stato portato avanti da insegnanti interne specializzate (sia diplomate al conservatorio, sia formate attraverso il corso di formazione promosso dall’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna). Si è svolto in orario curricolare (in ogni classe è infatti prevista un’ora settimanale di musica per un ammontare di 33 ore) e in compresenza (vi è stato lo scambio fra l’ora di inglese e l’ora di musica); solo in una classe terza sono state utilizzate delle ore aggiuntive per la realizzazione del progetto. Incontro di monitoraggio a Ravenna All’incontro territoriale di monitoraggio tenutosi a Ravenna il 21 febbraio 2011 erano presenti le delegazioni dell’ Istituto Comprensivo di Conselice e la Direzione Didattica 2° Circolo di Ravenna. Istituto Comprensivo di Conselice (Ravenna) Musica di insieme Il progetto è stato intitolato “Cento note per 100 anni. Un secolo di Conselice” ed è nato in occasione della celebrazione del centenario della scuola. L’idea era quella di trovare dei repertori musicali legati alla storia della città, in particolare quelli del compositore Giovanni Salvo Bartolini, che visse a Conselice e fu direttore della banda locale: una volta ritrovati, questi materiali potevano essere ri-arrangiati e suonati dai bambini in occasione dello spettacolo di fine anno. Questo spettacolo prevedeva oltre all’esecuzione di questi repertori, anche canti popolari con possibile intervento dello strumentario Orff e una danza in cui gli alunni rappresentavano cento candeline. Per quanto riguarda l’apprendimento musicale nell’ora curricolare di musica, nella sede distaccata di Lavezzola è molto importante l’alfabetizzazione allo strumento: l’approccio è più ludico per i bambini delle classi prime e seconde, mentre è più approfondito per le classi terze, quarte e quinte. In generale si parte dallo studio del singolo strumento e poi si passa alla musica d’insieme, intrecciando strumenti diversi ed eseguendo brani. Il fare musica insieme ha un grandissimo valore formativo, in quanto unisce un momento di divertimento ad un momento di concentrazione e di rigore, in cui occorre apprendere le regole del contesto e come comportarsi in gruppo durante il concerto. A Natale vi è stato uno spettacolo incentrato sul tema dell’interculturalità.wisnia2 Molto importante è anche il rapporto con il territorio: l’Istituto Comprensivo di Conselice infatti collabora da anni con il Comune e con la scuola di musica “Giovanni Salvo Bartolini” per promuovere l’apprendimento di uno strumento musicale da parte dei bambini. Infatti, nelle ore curricolari, si cerca di far appassionare i ragazzi alla musica, invogliandoli all’apprendimento di uno strumento che potrà essere portato avanti nella scuola di musica: questo crea una continuità fra le attività svolte nella mattina e quelle che i bambini svolgono nel pomeriggio. Molto importante è stata l’adesione al progetto “Saràbanda” promosso dal Comune, che ha influito positivamente sulle iscrizioni alla scuola e ha qualificato l’istituto. Il progetto Musica 2020 ha rappresentato un ulteriore input per l’Istituto Comprensivo e un modo per convogliare tutte le attività musicali già presenti nella scuola. Direzione Didattica 2° Circolo di Ravenna Musica e storia Il progetto ha come filo conduttore il tema della storia: nella prima parte dell’anno scolastico il lavoro si è concentrato sulla caduta delle Torri Gemelle del 2001 e ha previsto un lavoro sulla musica americana, in particolare sul jazz e sul gospel, mentre nella seconda parte dell’anno vi sarà un lavoro sull’Unità d’Italia, che si lega ad iniziative proposte dal Comune di Ravenna. Nella prima parte del progetto, i repertori proposti sono stati gospel classici, arrangiati a due voci, come “Go down”, “Shed a little light”, “Per te” e “When the saints go marchin’in”. Vi è stato in questa parte del progetto un lavoro sulla coralità, sul colore e sulla polifonia del gospel. A dicembre vi è stato il concerto di Natale, a cui hanno partecipato tutti i bambini e che ha previsto il canto sia di questi canti gospel studiati nel corso della prima parte dell’anno scolastico, sia di canti natalizi. Per quanto riguarda le modalità di lavoro del coro, si inizia con attività concentrate sul ritmo e sulla parola, poi si passa alla musica, lavorando prima nel piccolo poi nel grande gruppo. In particolare, vi è un primo intervento sulla respirazione a livello ludico e sul gesto, a cui segue un lavoro sulla vocalità e sulle regole del cantare insieme, poi si passa al coro ad unisono per classi parallele e infine si uniscono sei classi: vi è quindi una progressione e il coro cresce pian piano. Le docenti specialiste collaborano con le insegnanti titolari delle diverse classi, le quali sono molto disponibili e collaborano attivamente, lavorando sui testi, facendo ripetere e riascoltare i brani registrati ai bambini anche in orario curricolare. Tutti i bambini imparano a cantare e a suonare uno strumento musicale, poi durante l’esibizione ogni bambino fa quello per cui è più portato, sia a livello corale che a livello strumentale. Per coloro che hanno maggiori difficoltà nell’intonazione, le docenti hanno sperimentato il coro parlato con base ritmica a sezioni, nel quale tutti i bambini riescono a fare un lavoro con la voce e in particolare, in una classe quarta, si è mostrato molto interessante e utile un coro legato alla geografia. Il coro ha un riscontro molto positivo non solo a livello musicale, ma anche a livello formativo e relazionale, in quanto contribuisce a raggiungere importanti obiettivi pedagogici e didattici. L’esperienza ha mostrato come esso potenzi il contenimento dell’emozione, l’autocontrollo, la profondità di riflessione. A questo proposito, sarebbe di grande interesse la creazione di schede di osservazione e diari di bordo, che possano documentare questi elementi e i processi che li hanno determinati. Nella scuola è presente inoltre il coro “Libere note”, composto da 50 bambini selezionati. Le prove del coro si svolgono un’ora a settimana in orario extracurricolare e ogni anno è aperto a nuovi bambini. Il coro è di altissimo livello e ricopre un ruolo di grande importanza nella realtà culturale della città: esso ha infatti partecipato alla messa in scena dell’opera “Brundibar” al Teatro Alighieri di Ravenna, in collaborazione con il coro del Conservatorio di Cesena. Il ruolo di grandissima importanza che la musica ricopre nella scuola primaria “Mordani” si riflette anche nelle scelte future dei bambini, i quali si iscrivono con alta frequenza alla scuola secondaria di I° grado ad indirizzo musicale e al Conservatorio. Il progetto coinvolge 15 classi per un totale di 300 bambini della scuola primaria “Mordani”, si svolge in orario aggiuntivo ed è condotto da due docenti specialiste interne, in compresenza con le insegnanti titolari. La prima parte del progetto ha previsto un intervento più mirato per un totale di 30 ore, mentre per la seconda parte sono in programma 10 ore di lavoro. Il finanziamento di Musica 2020 è stato importante er far sì che le insegnanti specialiste potessero allargare il progetto in una realtà dove, già da anni, tutti i bambini sperimentano la coralità e la musica. Incontro di monitoraggio a Rimini All’incontro territoriale di monitoraggio del progetto Musica 2020 tenutosi a Rimini il 23 febbraio 2011 erano presenti le delegazioni della Direzione Didattica di Cattolica e quella del 1° Circolo di Cesenatico. Direzione Didattica di Cattolica Coro “aperto” Il progetto “In canto in coro” è nato 4 anni fa con “Scuole aperte” e ha come scopo principale quello di creare un dialogo fra la scuola, i genitori, il territorio e la città. Il coro è composto sia da bambini (dai 50 ai 70), sia da adulti, per un totale di 120 persone di età compresa fra i 4 e i 90 anni; esso è inoltre aperto a tutti, non vi è alcuna selezione, in quanto si è cercato di creare un contesto aggregante capace di dare pari opportunità a tutti. I repertori sono molto vari per poter accontentare tutti i partecipanti e in particolare vi è un’attenzione speciale ai bambini iper-attivi, che sono presenti in numero considerevole nella scuola, tanto che si scelgono canti, che vengono accompagnati da gesti e movimenti.Bez tytułuIl coro ha un risvolto molto positivo a livello pedagogico e formativo, in quanto sviluppa la disciplina, l’autocontrollo e l’educazione all’ascolto. I canti proposti non appartengono solo alla tradizione italiana e a quella regionale, ma anche a quella inglese, francese, spagnola, africana ed ebraica. Vi è inoltre il recupero della canzone popolare degli anni 50’. Il coro è un contesto aggregante e spesso si inseriscono momenti di recitazione e di danza, che vengono proposti e creati dagli stessi componenti. Da un punto di vista didattico, c’è una certa gradualità nel proporre i canti, soprattutto per i bambini: si scelgono infatti canti propedeutici ritmici e poi gradualmente si cerca di arrivare a brani più complessi e qualche volte a polifonie (2 o 3 voci). In generale i canti sono ad unisono con l’accompagnamento di strumenti ritmici o a cappella, ma anche su basi musicali. Prima di apprendere un canto, vi è una prima fase di accoglienza in cui si esercita l’ascolto e vi è l’utilizzo di giochi musicali, poi si passa ai vocalizzi e al messaggio del corpo. In seguito si passa allo studio del canto, che segue diverse fasi: il brano viene in un primo tempo ascoltato, poi si passa alla memorizzazione del testo, poi all’apprendimento della melodia con il supporto del piano e infine si prova con la base musicale. In un secondo tempo il coro dei bambini si unisce al coro degli adulti, il quale prova autonomamente con l’esperto esterno. Il lavoro di preparazione dei due cori procede in parallelo ed è frutto di un’importante collaborazione fra i due esperti, che si alternano nella direzione nel momento dell’unione dei bambini e degli adulti. La lezioni di canto avvengono nella sala del teatrino, che per le prove viene attrezzata di volta in volta dalle insegnanti, mentre per le esibizioni e per le registrazioni dei concerti ci si avvale di un tecnico specializzato. La scuola possiede una buona strumentazione, che è stata acquisita anche grazie ai fondi di Musica 2020. Per la settimana delle musica la Direzione Didattica di Cattolica ha previsto una serie di micro concerti tenuti dai ragazzi della scuola di I° grado ad indirizzo musicale di Montecchio: queste esibizioni saranno rivolte a tutte le classi, avverranno sia di mattino che di pomeriggio, saranno di durata variabile a seconda dell’età dei bambini e vi sarà inoltre la possibilità di dialogo fra il concertista e gli alunni coinvolti. Infine è previsto un concerto finale del coro del progetto “In canto in coro” con quello di Riccione. Nella Direzione Didattica di Cattolica oltre al progetto illustrato, viene particolarmente curata anche la lezione di musica che interessa tutte le classi e che spesso avviene anche a livello interdisciplinare (in particolare per l’apprendimento della lingua seconda). Nella lezione di musica è presente sia la pratica corale con un’attenzione molto forte alla vocalità, all’intonazione e alla respirazione, sia la pratica strumentale con l’utilizzo dello strumentario Orff di  piccole dimensioni e di ascolti attivi. Molto importanti sono inoltre l’attività di danza didattica che ha ripercussioni molto positive sui bambini e il progetto di musicoterapia. Il progetto si svolge nel secondo quadrimestre in orario extracurricolare: la lezione di canto è tenuta a cadenza settimanale il venerdì sera per permettere anche agli adulti che lavorano di poter partecipare. I bambini, oltre a questa lezione in orario aggiuntivo, partecipano anche alla lezione settimanale di musica della durata di 2 ore per il tempo pieno e di 1 ora per il tempo nomale in orario curricolare. Per quanto riguarda le risorse, vi è l’utilizzo di insegnanti specializzate interne con l’intervento di un esperto esterno per il coro degli adulti. Direzione Didattica 1° Circolo di Cesenatico Coro, cittadinanza, intercultura Il progetto è al quarto anno di realizzazione ed è nato come sperimentazione nell’ambito di “Scuole aperte”: dai quindici bambini della prima esperienza si è passati ai 36 di oggi. L’obiettivo fondamentale è l’educazione alla cittadinanza e l’importanza dello stare insieme cantando, con un particolare interesse all’interculturalità. Il progetto nasce infatti per venire incontro ai bambini stranieri che hanno meno possibilità di accedere ad attività extrascolastiche: per questo la lezione di canto si svolge un pomeriggio alla settimana. Le classi coinvolte sono quelle dalla seconda alla quinta, ma vi sono anche lezioni “jolly” destinate ai bambini più piccoli per dare una prima educazione alla vocalità e per creare una continuità fra scuola dell’infanzia e scuola primaria. Il filo conduttore del progetto è l’intercultura, che si lega ane che all’apprendimento della lingua seconda, sia della lingua italiana per i bambini stranieri sia della lingua inglese. Vi è infatti un legame molto forte con la lezione di L2 e quella di musica: quest’ultima diventa infatti un veicolo per far comprendere i testi e per far imparare la lingua straniera. Da un punto di vista musicale, il coro è unisono, sia su basi registrate con l’inserimento di strumenti ritmici (strumentario Orff). Dal punto didattico, la lezione del canto inizia con un momento di accoglienza, nel quale l’insegnante fa una sorta di appello cantato, in cui chiama accompagnata dal pianoforte i bambini che rispondono cantando, segue un lavoro sulla respirazione (tecnica della cannuccia) a cui seguono i vocalizzi su 5 note con il pianoforte, attraverso cui gli allievi si esercitano sullo staccato e sul legato: questa fase di riscaldamento viene vissuta dal coro come una sorta di rituale. Per l’apprendimento di un canto nuovo si seguono tappe precise: innanzitutto si ascolta una prima volta il canto, poi vi è la lettura del testo con un’attenzione molto forte alle parole di lingua straniera, in un secondo momento le parti difficili vengono riproposte al pianoforte a cui segue una lettura ritmica e il canto del brano. I bambini possono tenere il testo davanti fino a quando non lo hanno memorizzato: si tratta di brani semplificati, che spesso sono dotati della parte ritmica e di immagini per favorirne la comprensione. La lezione di canto del coro così come le lezioni di musica in orario curricolare della mattina si svolgono in un laboratorio musicale fisso, dotato di una ricca strumentazione che comprende una lavagna pentagrammata, casse, registratori per produrre file mp3, un PC, tastiere, mixer e lo strumentario Orff. Per il 3 maggio è prevista un’esibizione del coro e delle classi che studiano il flauto presso il teatro comunale di Cesenatico: questa esperienza, frutto della collaborazione della scuola con il Comune,sarà molto importante, in quanto i bambini avranno la possibilità di conoscere il contesto teatrale, la sua organizzazione e le sue regole, sperimentando quindi in prima persona il contenimento fisico, l’attenzione e il rigore. Oltre a Musica 2020, nelle ore curricolari di musica vi è l’apprendimento della ritmica attraverso il corpo, la voce e lo strumentario didattico, lo studio delle caratteristiche degli strumenti, la lettura dello spartito (frasi, semifrasi, durate, notazione a livello simbolico attraverso il gioco) el’apprendimento del flauto dolce seguendo il metodo “Suoniamoci su”. La Direzione Didattica di Cesenatico aderisce inoltre al progetto “Opera domani”, di grande importanza per far conoscere ai bambini l’opera lirica e il suo linguaggio simbolico. Inoltre tra le attività proposte nel gemellaggio con una scuola della città di Bressanone è in programma un concerto in cui i bambini canteranno sia canti della tradizione romagnola sia canti della tradizione trentina, nonché il canto finale conclusivo del “Nabucco”. Il progetto si sta realizzando in orario extracurricolare avvalendosi di esperti interni. Nel circolo sono presenti due commissioni, una dedicata alla musica e l’altra che si concentra sull’intercultura, che collaborano e coordinano i progetti. Molto importante è stata la formazione delle insegnanti da parte delle due esperte, che è avvenuta negli ultimi quattro anni e che ha coinvolto 14 docenti sia della scuola primaria, sia di quella dell’infanzia. Le risorse economiche utilizzate per la promozione della musica nel circolo provengono sia dai fondi Musica 2020, sia da fondi privati.

1 Il gruppo regionale era composto da Giancarlo Cerini (dirigente
USR), Benedetta Toni e Claudia Vescini (ricercatrici
ANSAS ex IRRE E-R). Per la documentazione hanno collaborato
Danilo Caracciolo e Marco Ragno e per la redazione dei
report Doriana Fini.