Quando chiedo ai Cori che cosa desiderano, mi sento rispondere sempre “i Cori vogliono cantare!”. Per questo motivo ho pensato che una delle possibili soluzioni fosse non solo di accontentarli, ma di far­li cantare dove probabilmente non avrebbero avuto modo di esibirsi.

Con questa intenzione, ho chiesto e immediatamente ottenuto l’adesione di AERCO e Andrea Angelini è stato determinante nella realizzazione di questa idea. Così è nato “Di Cori un altro Po”, il Festival corale che si è svolto sulle sponde lombarde ed emiliane del Fiume dal 17 settembre al 16 ottobre 2016.

La caratteristica peculiare della Rassegna sono stati i luoghi, le sedi degli 8 concerti, tutti di grande presti­gio, carichi di storia, di cultura e di un fascino stra­ordinario: il Palazzo Ducale di Revere, la Sala delle Stilate di Pomposa, la Cappella Ducale di Colorno, la Chiesa di San Giorgio di Arena Po, la Chiesa di Santa Maria Maddalena di Cremona, il Teatro Verdi di Fiorenzuola, il Teatro Ruggeri di Guastalla ed il Tempio Civico dell’Incoronata di Lodi. La formula adottata, poi, è stata semplice e chiara: i 16 Cori, 8 lombardi ed 8 emiliani, si sono “scambiati” la Re­gione, andando a cantare, due per concerto, anche a molti chilometri di distanza, secondo un calendario pubblicato su volantini e pregevoli libretti di sala, ol­tre che sul sito apposito www.dicoriunaltropo.it. “…nel frattempo il sole è diventato argento” (per citare Bruno Cobianchi) e il 16 ottobre il sipario è calato sul Festival, non senza lasciare in tutti i Cori il ricordo bellissimo di un’esperienza positiva e da ripetere, per l’eccezionalità dei luoghi e l’interscambio culturale.

L’Edizione 2017 è ormai in cantiere e non si esclude che probabilmente entrerà anche in territorio piemon­tese. Per ora ci resta il riscontro positivo ricevuto che ci conforta e premia il lavoro di USCI Lombardia e AERCO, primo esempio di collaborazione interregionale.

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