Seconda edizione del Concorso Internazionale

Luca Scaccabarozzi è stato il vincitore della seconda edizione del Concorso Internazionale per Direttori di Coro “Romano Gandolfi”. Il percorso che lo ha visto sul primo gradino del podio è stato breve ma molto intenso. Molte, infatti, sono state le candidature pervenute alla Commissione del Concorso. Al termine della scadenza dei termini per presentare la propria candidatura, si sono registrate oltre 50 richieste, provenienti da ogni angolo del globo. Se l’Europa ha avuto il maggior numero di candidati, molte domande sono arrivate dai Paesi Baltici, ma anche dall’estremo Oriente (Taiwan e Cina in particolar modo). La selezione per arrivare a 16 è stata complicata in quanto il livello artistico e curriculare dei candidati era molto alto.
La giuria incaricata di valutare era composta dalla Presidentessa Bernie Scherlock (IE), Vincenzo Marino (IT), Marco Berrini (IT), Anna Ungureanu (RO) e Kristina Audere (LV) vincitrice della prima edizione del Concorso e quindi, da regolamento, membro di diritto della Giuria.
Ecco, quindi, che la “Sala Civica” del Comune di Medesano (PR), ente patrocinatore del Concorso, è stato il primo banco di prova per tutti i selezionati. Attraverso il coro laboratorio “Storie dei Monti”, diretto dal M° Gianluigi Giacomoni, i 16 direttori si sono cimentati con il repertorio popolare. Successivamente il Coro Madrigalisti di AERCO, preparato da Raffaele Giordani, si è prestato per verificare la preparazione dei giovani direttori del repertorio rinascimentale-barocco.
La conclusione di questa prima giornata selettiva ha ridotto il gruppo a otto elementi. Il secondo giorno di selezione si è svolto presso l’Aula Magna dell’Università di Parma. Il Coro di Voci Bianche “Aurora” di Mirandola (MO), diretto da Luca Buzzavi ha dato voce alle indicazioni provenienti dai candidati. Il Coro “Ferdinando Paer” di Colorno (PR), diretto da Ugo Rolli si è invece prestato per quel che riguardava la polifonia per coro misto. La conclusione della giornata ha portato una nuova selezione, portando in finale i 5 migliori della giornata.


Anastasija Kildiša (LV), Anna Sułkowska – Migon (PL), Annabelle Weinhart (DE), Kristina Bogataj (SI) e Luca Scaccabarozzi (IT) sono i candidati che si sono sfidati nella giornata finale di domenica all’interno della splendida cornice dell’Auditorium del Carmine del Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma.
La prova selettiva è iniziata con il repertorio gregoriano. I “Cantori Gregoriani” di Fulvio Rampi, sono stati gli interpreti delle richieste dei concorrenti, intenti a cimentarsi con questo repertorio affascinate ma ricco di insidie e difficoltà interpretative. Interessante e molto seguita è stata la masterclass offerta dal gruppo di gregorianisti. Il repertorio sacro è stato spiegato e analizzato dal M° Rampi, attraverso esempi ed esecuzioni.
Il pomeriggio è stata la volta del Coro Nazionale da Camera ‘Madrigal – Marin Constantin’, diretto da Anna Ungureanu. La compagine rumena è stata interprete ed esecutrice delle volontà dei candidati che si sono cimentati con il repertorio polifonico moderno e contemporaneo.

Il termine della prova ha selezionato i tre concorrenti che hanno avuto l’importante compito di dirigere il Coro “Madrigal – Marin Constantin” in alcuni brani previsti per il concerto di Gala.
Alla presenza del dott. Romanini, Presidente del Conservatorio di Parma, del prof. Andrei Rettore dell’Università di Parma, del sig. Giovanelli Sindaco del Comune di Noceto, del prof. Angelini Presidente di AERCO e del sig. Zaccarini Presidente del Centro Studi “Romano Gandolfi” – La Favorita del Re”, si è svolta la premiazione che ha portato sul podio al terzo posto Annabelle Weinhart, al secondo posto Anastasija Kildiša e al primo posto Luca Scaccabarozzi. È stato inoltre assegnato dai “Cantori Gregoriani” il premio come miglior direttore di canto gregoriano a Kristina Bogataj, mentre il premio “Gandolfi” quale direttore con più assonanze alla tecnica direttoriale del maestro parmense a Annabelle Weinhart. Il Coro “Madrigal – Marin Constantin” ha messo in palio la possibilità di dirigere un concerto in Romania, assegnando il premio a Luca Scaccabarozzi.
L’appuntamento è per novembre 2023, nel quale si svolgerà la terza edizione del Concorso.

Intervista a Luca Scaccabarozzi

1. Perché hai scelto di partecipare a questo concorso? Quali sono le caratteristiche, rispetto ad altri concorsi, che ti hanno spinto a parteciparvi?

Questo concorso è stato per me un’occasione per mettermi in gioco e approfondire lo studio di un vasto repertorio, oltre a permettermi di conoscere amici direttori di tutto il mondo. È stata proprio la grande varietà di repertorio proposta, con anche una particolare attenzione per la musica antica, a convincermi ad iscrivermi, oltre alla premurosa attenzione organizzativa verso i partecipanti. Non avendo partecipato ad altri concorsi internazionali prima del 2021 era per me importante anche il limite di età previsto che mi ha consentito di partecipare a questo concorso, cosa non possibile per me in altri concorsi in Europa.

2. Al di là della soddisfazione per il risultato, è stata un’esperienza positiva? Ci sono stati aspetti problematici?

È stata un’esperienza totalmente positiva perché oltre alla bellissima energia musicale condivisa con i cori in ogni prova c’è stata una perfetta organizzazione che ha creato un clima di condivisione e non di competizione tra tutti i partecipanti, con i quali ho potuto sviluppare anche nuove amicizie. Questo spirito ha permesso di pensare solamente a fare bella musica con libertà.

3. Quanto sono importanti, in una competizione di questo tipo, i cori che un concorrente si trova a dirigere? E come ti sei trovato?

La scelta dei cori si è dimostrata strategica perché ha dato la possibilità di dimostrare le diverse competenze di un direttore di coro, dalla capacità di lavorare e comunicare con un coro amatoriale fino allo scambio musicale con i cantanti professionisti, passando dalle competenze anche più teoriche, necessarie ad esempio per la prova di gregoriano o per la musica antica.

4. Cosa ti aspetti, per la tua attività professionale, da questo risultato?

Sono ovviamente molto soddisfatto di questo risultato perché viene a coronare tanti anni di lavoro corale con le gioie dei concerti e dei concorsi condivisi e l’attività didattica a livello nazionale. Anche grazie al concerto che ho vinto con il coro professionale rumeno spero, però, che questo concorso possa aiutarmi a raggiungere anche panorami più internazionali. Resterà comunque sempre la commozione e la grande gioia che ho provato in questa esperienza, che mi conferma ancora una volta che la più grande vittoria è condividere il proprio spirito e entusiasmo con gioia e libertà attraverso la musica.