Il brainstorming di AERCO

La fucina delle nuove idee arriva da Sasso Marconi

Scrivo queste poche righe all’indomani di una giornata che, a mio parere, reputo una delle più interessanti degli ultimi anni di vita dell’Associazione. Probabilmente ognuno di noi avvertiva il bisogno di riunirsi dal vivo, di scambiarsi un saluto senza l’interferenza di uno schermo. Ci voleva però un pretesto per muovere e convogliare in un unico luogo i componenti del Consiglio Direttivo, della Commissione Artistica, della Redazione di FarCoro e dello staff.

Ecco che a supporto dell’occasione è giunto Il brainstorming, ovvero quella tecnica espressiva in grado di far emergere idee creative volte alla risoluzione di un problema o all’ideazione di un progetto. Il termine brainstorming deriva dall’unione delle due parole brain (cervello) e storm (assalto) e significa letteralmente ‘tempesta di cervelli’. È una tecnica molto utilizzata sia in campo educativo che in campo lavorativo. Viene utilizzato per trovare soluzioni a problemi complessi considerati fino a quel momento irrisolvibili. La nascita del brainstorming risale al 1938, anno nel quale il pubblicitario Alex Faickney Osborn ideò una nuova modalità di discussione di gruppo. La discussione è guidata da un moderatore, o team leader, allo scopo di stimolare la creatività. Questa tecnica creativa iniziò a diffondersi a partire dal 1957, grazie al libro Applied Imagination scritto proprio da Alex Osborn. Il brainstorming, un po’ come il coworking, è uno strumento per creare collaborazione e sinergia tra membri di uno stesso team: infatti, la condivisione libera di spunti e idee è in grado di generare nuovi pensieri creativi scaturiti dall’associazione di numerose idee di diverse menti pensanti.

Scelto un luogo adatto (l’Agriturismo Rioverde di Sasso Marconi), inviate le convocazioni, preparato con doviziosa meticolosità l’incontro, arriva il gran giorno!

I componenti della Redazione di FarCoro, capitanati dal suo eclettico direttore Sandro Bergamo decidono di incontrarsi un po’ prima per programmare le prossime uscite della Rivista. Partecipo anch’io alla seduta e, se il buongiorno si vede dal mattino, questa apertura dà la certezza che il resto del meeting non sarebbe stato assolutamente tempo sprecato. Tempo un paio d’ore e la redazione sforna un piano editoriale per tutti i numeri, sino alla fine del 2023.

Si discutono le idee

Segue, alle ore 13, quella che in termini attuali viene definita una sobria colazione di lavoro, consumata all’esterno del fabbricato, sotto ad un grande gazebo, al riparo dalla calura estiva. A dire il vero, il clima ci ha aiutato non poco: dopo alcune settimane in cui la colonnina di mercurio se ne stava beatamente oltre i 32°, la giornata di ieri era piuttosto fresca e ventilata. L’incontro a tavola si rivela una vera panacea per consolidare i rapporti personali che due anni di pandemia avevano se non offuscato, perlomeno relegato a quella sintesi relazionale che solo il monitor può offrirti. Non mi si fraintenda, non denigro la tecnologia che tutto sommato ci ha permesso di traghettare AERCO a tempi migliori e senza la quale, forse solamente 10 anni fa, avremmo assistito alla sua dipartita. Ma, comunque…. in medio stat virtus!

La seconda parte della giornata è dedicata completamente all’esercizio del brainstorming, consistente in diverse fasi. Dapprima tutti i gruppi sono riuniti insieme e ciascuno lavora singolarmente rispondendo, per iscritto, ad alcune domande che il questionario pone. Di seguito si tratta invece di scrivere, negli appositi box, i suggerimenti che si desiderano dare a tutti gli altri gruppi di cui ogni componente non fa parte. Per esempio, un membro del Consiglio Direttivo verga idee per la Commissione Artistica, per la Redazione e per lo Staff, escludendo il proprio. Raccolti tutti i questionari, questi vengono divisi in tante strisce collazionate per gruppi omogenei (tutte le strisce del CD, della CA, della Redazione e dello Staff) e consegnate al responsabile di ognuno. Il grande giardino dell’Agriturismo Rioverde (con la presenza di numerosi gazebo) permette a questo punto di riunirci per gruppi e di discutere le idee e le proposte che vengono dagli altri gruppi. Segue anche una discussione interna per capire se le idee proposte possano essere accolte e mediate con quelle che ogni gruppo partorisce. Per finire ci si riunisce ancora tutti insieme per leggere una sintesi di quanto è emerso durante la giornata.

La Redazione di FarCoro al lavoro

Come ho ricordato all’inizio è stato un vero e proprio esercizio intellettuale che ha coinvolto la totalità dei convenuti e che ha estrapolato dalla mente di ciascuno preziosi apporti e suggerimenti. Non sono mancate ovviamente alcune critiche che però il brainstorming ha permesso di recepire in termini costruttivi e non polemici.

Come avevamo aperto il pomeriggio con O Sacrum Convivium di Giovanni Molfino, diretto da Silvia Biasini, prima di salutarci, da cantori che siamo, abbiamo intonato un’evergreen di Bepi de Marzi: Improvviso, diretto dalle esperte mani di Edoardo Mazzoni.

I risultati delle proposte verranno presto codificati e tradotti in progetti a beneficio di tutta la coralità associativa!

ANDREA ANGELINI, Presidente AERCO

 Silvia_Biasini_dirige_O_Sacrum_Convivium

Silvia Biasini dirige O Sacrum Convivium

In copertina: A tavola per la colazione di lavoro

Questionario brainstorming 9/7/2022