Didattica musicale
Concludiamo questo trittico di articoli sull’educazione musicale con una breve carrellata di semplici proposte, che hanno un argomento in comune: le discipline scolastiche. Alla base di questa proposta vi è il pensiero che in questo modo sarà possibile avvicinare emotivamente i bambini al loro vissuto quotidiano. Non è certamente un argomento nuovo: il canto è portatore di un testo, e sappiamo bene come un testo che viene cantato, ripetuto e armonizzato con le altre voci, venga compreso e assimilato con una maggiore profondità rispetto alla pagina di un libro o a una lezione scolastica. È un tema ben conosciuto dagli psicologi, da coloro che si occupano di musica ed emozioni e dai creatori di jingle pubblicitari: il canto è uno strumento potente per acquisire consenso (inni, canti politici), per tramandare eventi storici (canti popolari ecc) e per condizionare i comportamenti.
In questo terzo articolo voglio portare tre esempi di semplici canti per la scuola primaria, nati una decina di anni fa dalla collaborazione con un editore scolastico torinese che mi propose di sviluppare un programma di educazione musicale all’interno di alcuni “sussidiari”. Avrei avuto a disposizione un certo numero di pagine, da organizzare a mio piacimento, e vi sarebbe stata la possibilità di registrare con il mio coro di bambini un CD audio con la proposta delle tracce musicali dei vari canti.
Il mio approccio fu molto semplice: scorsi la bozza del libro, con i suoi vari argomenti, e scelsi quelli che trovavo a me più vicini. Quelle pagine raccontavano storie, descrivevano situazioni particolari dei bambini, parlavano di temi didattici; inserire in questi argomenti alcune nuove canzoni avrebbe consentito alle mie musiche di accompagnare i bambini durante l’anno scolastico, avvicinandoli emotivamente con il canto ad alcune situazioni particolari.
Al primo progetto se ne aggiunsero altri, e in pochi anni la produzione complessiva di canzoni dedicate alla scuola divenne rilevante raggiungendo un numero superiore ai duecento: questo progetto di “cantare la scuola” fu uno dei temi per l’associazione che allora dirigevo, Cantascuola, e negli anni successivi costituì uno dei principali contenuti del portale Musicapercrescere (www.musicapercrescere.it) collegato alle attività di Cantabile.
Prima di addentrarci nei tre canti, vorrei dedicare qualche riga alla descrizione generale dell’approccio didattico e musicale.
■ Come già raccontato negli articoli precedenti, ogni proposta vocale deve tenere conto delle possibilità vocali dei bambini e ragionare sull’“ergonomia vocale” della linea melodica; i salti melodici sono soprattutto in senso ascendente, mentre la discesa avverrà soprattutto per scala (a questo proposito nella breve bibliografia si trova un testo per me illuminante);
■ Nel contesto multiculturale e multilinguistico in cui ci troviamo ad operare, anche i riferimenti musicali devono essere aperti e prendere spunto da più mondi musicali. La tradizionale struttura esclusivamente tonale, con il procedere ordinato della melodia e il riferimento certo dei gradi principali, può lasciare spazio a un linguaggio musicale più ampio. Nel caso delle mie composizioni si tratta generalmente dell’utilizzo di due tetracordi sovrapposti, che danno vita a situazioni ambigue di tonalità/modalità e che generalmente raccolgono l’interesse dei bambini;
■ Sappiamo bene che la musica e il canto aiutano a sviluppare competenze generali, ma sono portatori di precisi elementi disciplinari: senso delle proporzioni, equilibrio della forma, relazioni di durata, scansione ordinata del tempo. Se il canto è accompagnato con il movimento, si potranno esplorare anche le dimensioni della gestione dello spazio e del movimento coordinato tra più persone, quindi più in generale della topologia. Anche se nei tre canti proposti viene privilegiata la dimensione linguistica, sarà possibile su questi (e altri) canti andare a ricercare forme di esecuzione che introducano l’ambito logico matematico (e avanzerò qualche piccola proposta in merito);
GUANTO DI LANA
Riferimento video formazione docenti:
https://youtu.be/0OucSrt75iU
descrizione
■ filastrocca parlata, adatta alla prima o alla seconda classe della scuola primaria
obiettivi
■ stimolare il raggiungimento di una pulsazione comune
■ riflettere su alcune parole per farne occasione di approfondimento logopedico (guanto/quanto; pioggia/ghiaccio; o combinazioni di parole “aghi di ghiaccio”)
■ modulare la voce a seconda dell’intenzione espressiva (ad esempio “non ce la faccio”)
■ stimolare all’attività di gruppo, all’intesa e al movimento nello spazio
■ collegare durata della filastrocca al progetto motorio nell’aula: al termine della filastrocca tutti devono già essere seduti al loro posto
movimenti
■ eventuale battito delle mani sulle gambe (alternato), nelle prime fasi dell’apprendimento
■ deambulazione ordinata nell’aula, rispettando il ritmo e la durata complessiva della filastrocca
proposte
■ tutti i bambini in cerchio, cantando;
■ libera deambulazione dei bambini nella stanza, cantando (ritorno preciso al posto, sull’ultima sillaba della filastrocca);
■ invenzione di nuovi testi: ad esempio, in primavera… “Guanto di lana, non mi servi più! Ti lavo, ti asciugo, ti metto nell’armadio…
■ per la produzione di nuovi testi partendo da un testo di riferimento confrontare anche “filastrocca in forma mista” https://drive.google.com/file/d/1EWGscrlmgP_a-7hEFOnrV4mS7XpY5fkE/view
■ le mille proposte che verranno in mente agli insegnanti, solo loro conoscono a fondo i loro allievi
osservazioni
■ l’approfondimento logopedico rappresenta sempre più un’urgenza per la prima infanzia. Sappiamo bene che il tema non riguarda solo i bambini figli di genitori non italiani la cui lingua madre non è l’italiano, ma investe tutti i bambini determinando importanti fragilità percettive, linguistiche ed espressive. La precisione logopedica, che è collegata sia alle capacità di ascolto sia agli aspetti prassici, va curata sin dalla primissima infanzia
GUANTO DI LANA, QUANTO MI SCALDI SCALDI COME IL SOLE,
MA ANCHE QUANDO PIOVE PIOGGIA GELATA, AGHI DI GHIACCIO NEVE BAGNATA, NON CE LA FACCIO! PIOGGIA NEVE E FORTE VENTO, TU MI SCALDI E SON CONTENTO! PIOGGIA NEVE E FORTE VENTO, TU MI SCALDI E SON CONTENTO!NTO, TU MI SCALDI E SON CONTENTO! PIOGGIA NEVE E FORTE VENTO, TU MI SCALDI E SON CONTENTO!
AL MERCATO
descrizione
■ canto di andamento allegro, bipartito, che lega cibo, cultura e tradizioni
obiettivi
■ Educazione alimentare
■ Conoscenza di cibi e culture
■ Cibo come elemento di conoscenza
■ Ricerca e catalogazione di parole in base al profilo ritmico
proposte
Una canzone bipartita, che alterna una parte cantata (su scala pentatonica, sicuramente “orientaleggiante”) a una parte parlata in cui vengono elencate alcune spezie. Il significato del testo è che al mercato si possono trovare profumi, gusti e anche culture differenti; conoscere le varie parti del mercato significherà quindi conoscere meglio le persone. Accanto a questo elenco di cibi e a questo incoraggiamento ad “assaggiare” c’è anche un doveroso richiamo alla moderazione: sempre senza esagerare!
Questa attività collegata al ritmo delle parole che potrà eventualmente essere estesa e approfondita. Partendo dai nomi della frutta e della verdura e selezionando nomi COMPOSTI DA TRE SILLABE, si propone un ragionamento sui nomi piani e i nomi sdruccioli. All’inizio potrà essere difficile per i bambini (e a volta anche per l’insegnante!) saper riconoscere i due diversi profili ritmici. Dopo un po’ di allenamento risulterà però piacevole riuscire a riconoscere il suono delle parole anche a seconda del loro profilo ritmico. A seconda di dove cade l’accento della parola si potrà aggiungere un nuovo criterio di classificazione dei vocaboli gustando la similitudine, ad esempio, tra “fragola” e “senape” (mentre “fragola” e “mirtillo”, pur essendo frutti di bosco, sono lontanissimi!).
Il piacere di riconoscere le parole a seconda del loro profilo ritmico potrà portare a nuovi giochi volti all’arricchimento linguistico: sempre rimanendo nelle categorie della frutta e verdura ci si potrà spingere ai nomi quadrisillabi sdruccioli (basilico, coriandolo), oppure giocare con altri polisillabi sdruccioli (incorreggibile, metamorfosi).
osservazioni
■ per la sua estensione di ottava, il canto è adatto al secondo ciclo della scuola primaria o almeno alla seconda classe; l’insegnante saprà valutare se anticiparne la proposta, osservando con cura l’eventuale sforzo vocale di bambini che fossero ancora impreparati a questo tipo di melodia;
■ questa proposta didattica si presta a innumerevoli approfondimenti, ed eventualmente al coinvolgimento di bambini e famiglie che portano tradizioni alimentari e culinarie particolari. Tra le molte proposte, ho personalmente sperimentato un collegamento con la pittura e con le molte immagini dei coloratissimi mercati di spezie dell’asia centrale. L’invasione di colori e di profumi che proviene da queste immagini sarà una ventata di energia e di curiosità per tutti
TESTO
COMPRA TANTE COSE NUOVE, NON LE AVEVI MAI ASSAGGIATE:
CIBI E FRUTTA TROPICALE, TANTE SPEZIE COLORATE!
ANICE, SENAPE, CHIODI DI GAROFANO
PAPRIKA, SESAMO, ZENZERO E CORIANDOLO!
SON PROFUMI SOPRAFFINI, CHE SI TROVANO AL MERCATO:
MOLTI ARRIVAN DA LONTANO, PER IL MONDO HANNO VIAGGIATO!
ANICE, SENAPE, CHIODI DI GAROFANO
PAPRIKA, SESAMO, ZENZERO E CORIANDOLO!
TANTI PIATTI DA GUSTARE, PER CONOSCER LE PERSONE;
MA NON DEVI ESAGERARE, MANGIA CON MODERAZIONE!
ANICE, SENAPE, CHIODI DI GAROFANO
PAPRIKA, SESAMO, ZENZERO E CORIANDOLO!
PANKU
Riferimento video:
https://youtu.be/ykOt8HwRURU
descrizione
■ canto di andamento lento, sull’origine del mondo, accompagnato dai gesti della lingua dei segni
obiettivi
■ introdurre l’argomento del mito e parlare dell’origine del mondo
■ collegare l’esperienza del canto con un argomento di storia
■ ricercare il controllo del movimento fine e coordinato nel gruppo
■ ricercare l’espressività della voce e la duttilità della frase musicale
movimenti
■ movimenti della lingua dei segni (secondo la proposta del video)
proposte
■ tutti i bambini in cerchio, cantando
■ libera deambulazione dei bambini nella stanza, cantando
■ un bambino interpreta i movimenti previsti dal testo, mentre gli altri lo accompagnano con il canto
■ un bambino esegue tutto il canto (o una parte) da solo
■ gioco a coppie, i bambini uno di fronte all’altro (per ricercare la massima intesa nei movimenti)
osservazioni
■ Panku è un canto lento, generalmente molto amato dai bambini per l’argomento che tocca molti vissuti del bambino: le origini, il mito, il rapporto con i quattro elementi. Da considerare come il gioco con i quattro elementi sia alla base delle attività all’aperto, ma che sui quattro elementi si basa la maggior parte dei giochi oggi più amati dai bambini (Gormiti, Wings, Pokemon, Magic…)
■ I movimenti dovranno sempre essere lenti e progressivi, appoggiandosi alla dolcezza della melodia. Se il timbro della voce e i movimenti saranno coerenti con lo sviluppo della canzone, e vi si appoggeranno, il climax ritmico e melodico che si raggiunge a metà della canzone potrà regalare ai bambini una vera emozione quasi “liberatoria”
■ La melodia e il ritmo, pur essendo assolutamente tradizionali, rievocano in qualche modo un clima “orientale”, soprattutto nel ritornello (la nota breve seguita da quella lunga, e il salto discendente di terza minore). Il rispetto di questi piccoli particolari potrà portare i bambini a una esecuzione morbida ed emozionata
TESTO
L’ORIGINE DEL MONDO
È AVVOLTA NEL MISTERO
IO GUARDO LA NATURA,
MI CHIEDO COM’È STATO.
I FIUMI, LE MONTAGNE
LE NUVOLE ED IL VENTO
I FIORI, I FRUTTI E L’ERBA
DA DOVE ARRIVERANNO?
PANKU, PANKU, MITO DELLA CINA
IL TUO CORPO CI REGALA TUTTA LA NATURA.
GRANDE UOVO CHE RACCHIUDE IL MONDO
TERRA, ACQUA, ARIA E FUOCO VENGONO DA TE!
Qualche considerazione conclusiva
Tre canzoni che raccontano come a scuola si possano cantare argomenti legati in qualche modo agli apprendimenti, o che possono favorire un approccio semplice a tematiche complicate (la metrica, la precisione logopedica etc).
Sono tre esempi tra i tantissimi già presenti nel repertorio vocale per la scuola, così come sarà semplice trovare molti spunti all’interno del canto della tradizione popolare infantile, italiana o internazionale. Ricordando però una delle annotazioni in premessa: la forte multietnicità di molte delle nostre classi ci invita a far sentire tutti inclusi nel paesaggio sonoro, fatto di suoni e di ritmi condivisi. Sarà quindi importante “allargare un poco il nostro orizzonte”aprendoci a modalità e a ritmi non sempre rigorosamente nostrani.
Certo, partire dagli argomenti che i bambini incontreranno durante l’anno scolastico ha presentato -nella mia esperienza- uno spunto didattico interessante: mentre l’insegnante di classe affrontava un nuovo argomento di storia o di scienze, una canzone rendeva tutto più semplice ed emotivamente vicino. È proprio la mia esperienza di questa mattina: alla seconda lezione con una classe terza, dopo aver proposto Panku, ho scorto in un angolo della classe un cartellone con la storia della terra e i meravigliosi collages dei bambini sul bigbang!
Grande emozione mia, dei bambini e delle insegnanti, nello scoprire che stavamo affrontando senza esserci accordati lo stesso argomento, utilizzando tanti canali percettivi differenti.
Per approfondire:
Giorgio Guiot Olmo bla bla (1-2-3), Alle porte della magia (4-5), Edizioni Il Capitello, Torino 2008
Giorgio Guiot C’era una volta (1-2-3), Ciak! (1-2-3), Edizioni il Capitello, Torino 2012
Giorgio Guiot Voci e radici. Fascicoli “I quattro elementi”, “Canti di lavoro”, “Canti di guerra”, “guida per gli insegnanti” Edizioni Cantascuola, Torino 2006-2009
Giorgio Guiot Insieme: Canto, relazione e musica in gruppo, Centro studi Erickson, Trento, 2021
Davisd Hurfon Sweet Anticipation: Music and the Psychology of Expectation, MIT Press 2006
www.musicapercrescere.it
Il sito dei materiali didattici di Giorgio Guiot e di Cantabile Torino, contiene tutto il repertorio prodotto per la scuola (parte di libera fruizione, molto su abbonamento)
www.cantabile.it
Il sito di riferimento delle mie attività musicali e didattiche
www.giorgioguiot.it
Il mio sito web personale
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