Ho iniziato gli studi musicali nella banda del mio paese, Castelnovo Sotto (RE) sotto la guida del maestro D. Gilocchi, entrando successivamente nella classe di Clarinetto del prof. A. Condolucci presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “A. Peri” di Reggio Emilia, nel 1977; nel 1978 ho affiancato gli studi di Clarinetto a quelli di Composizione sotto la guida di A. Fontana, A. Gentilucci e C. Speroncini. Dopo un periodo di attività come secondo clarinetto e clarinetto basso presso l’Orchestra Sinfonica dell’Emilia Romagna “A. Toscanini”, ho sostenuto il concorso ordinario a cattedre per l’insegnamento musicale nella scuola secondaria di primo grado, entrando di ruolo nel 1985. Successivamente sono entrato a far parte del corpo docente della scuola di musica “C. Orff” di Gattatico e, nel 1988, insieme a Moreno Cionini, ho fondato il Coro “Vocinsieme”, ora diretto da Ilaria Cavalca con la collaborazione tecnica del mezzosoprano Josette Carenza e la mia partecipazione nella sezione dei tenori. Attualmente dirigo la scuola di musica “C. Orff” e l’Orchestra che la rappresenta e sono corista nella Cappella Musicale di S. Francesco da Paola di Reggio Emilia diretta da Silvia Perucchetti, alla quale mi lega una solida amicizia e una profonda stima. Dal 2021 sono direttore del gruppo corale-strumentale “J.C.Band”. Da sempre interessato alla composizione, sono autore di un metodo didattico per sax, di una messa per coro, organo e orchestra da camera, della messa Regina Pacis e di alcuni mottetti per coro a cappella (O Sacrum Convivium, Tantum ergo Sacramentum, Ave verum Corpus), di tre canzoni natalizie per voce bianca solista e pianoforte, e varie composizioni strumentali, come alcuni lavori cameristici su poesie di U. Saba. Dal 2021 ho inoltre iniziato una collaborazione con il regista I. Grossi, consistente in tre cortometraggi dei quali sono autore delle musiche. La tradizione polifonica e contrappuntistica, non disgiunta da riferimenti armonici novecenteschi con l’uso, seppur accorto, di tensioni armoniche a volte sospese e non risolte, tese alla ricerca di un’espressione timbrica il più possibile originale, costituiscono il principale obiettivo stilistico della mia ricerca compositiva. L’idea iniziale di questa Ave Maria nasce quindi da una dimensione armonica, in un contesto comunque di carattere minimale.

Pessina – Ave Maria